Come aprire una palestra- scegliere la strategia

Stai pensando di aprire una palestra, un centro olistico o uno studio Pilates? Sei nel posto giusto. Vediamo come poter scegliere la strategia vincente.

lunedì,   |   Reading time: 11 min

Come aprire una palestra- scegliere la strategia - FitogramPro

Probabilmente stai pensando di aprire una palestra. Oppure vuoi aprire un centro olistico, uno studio Pilates o una fitness boutique. Qualsiasi sia la tua situazione, sei nel posto giusto.

Infatti una delle prima cose da fare, è quella di stilare un business plan. Si tratta di redigere un documento che inquadra la situazione del mercato, la struttura aziendale e molto altro. In questo articolo parleremo in modo approfondito di metodi per impostare la propria strategia. Se fossi interessato all’intera impostazione del business plan, lascio il link alle nostre guide complete per l’apertura del proprio centro.

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I vantaggi di una buona strategia

Una strategia solida e ben elaborata può apportare non pochi vantaggi al tuo centro. Anche nel caso tu sia soddisfatto delle performance della tua attività, puoi sempre trovare il modo di migliorarti se non avessi usato i metodi che esporremo a seguire. Continuando a leggere, troverai ottimi consigli per fissare obiettivi strategici solidi per migliorarti ancora.

Il fatto è che un obiettivo può essere raggiunto in modo molto più efficace se affrontato con un piano preciso e ben studiato – invece che alla rinfusa. Sebbene le normative regolino il come aprire la tua palestra, la strategia che intendi adottare è unica. O perlomeno, è qualcosa di molto personale e può differire molto dalla concorrenza.

I vantaggi principali di fissare e strutturare bene la propria strategia, sono molteplici.

  • – maggiore semplicità d’esecuzione
  • facilitazione al tracciamento dei progressi
  • – maggiori possibilità di riuscita grazie a una strategia informata e un posizionamento chiaro
FitogramPro - come aprire la tua palestra: scegli la strategia giusta

Come scegliere i propri obiettivi strategici

Se una strategia ben pensata è necessaria per aprire la propria palestra e avere successo, bisogna rimboccarsi le maniche. Pertanto, comincia a farti alcune domante: cosa voglio raggiungere a lungo termine?

Aprire più centri? Avere un alto volume di ingressi? Avere pochi ingressi ma con un prezzo molto elevato? Creare attività e concept alternativi per sbaragliare la concorrenza? Puntare sul diventare il centro più tecnologico della zona?

Ecco dei buoni punti di partenza. Da là, potrai cominciare a creare iniziative pratiche volte a raggiungere il tuo obiettivo.

Per esempio, se vuoi aprire più centri e creare un piccolo franchising, devi creare un’esperienza facile da replicare. Comincia con il definire un concetto standardizzato del tuo centro per poterlo “copiare” nei vari centri futuri. A questo proposito potrebbe esserti utile la lettura dell’articolo sull’esperienza clienti.

D’altro canto, se pensi che puntare sulla digitalizzazione potrà aiutarti a competere e sbaragliare la concorrenza, dovrai agire di conseguenza. Se oramai avere un’app di gestione prenotazioni è uno standard, potresti investire in sistemi ancora più tecnologici. Un esempio sono sistemi di ingresso a riconoscimento biometrico.

Fitness & app di prenotazione – perché adesso è il momento giusto

Tuttavia, per aprire una palestra – o un attività fitness di successo – non importa solo ciò che tu vorresti raggiungere. Certo, una prima sessione di brainstorming per chiarire i tuoi obiettivi personali è necessaria. Ti dirò di più è fondamentale, dato che prende in esame anche le tue capacità e mette in luce aspetti che devi migliorare su te stesso/a. Magari devi infatti prendere una certificazione ancora…

Come dicevamo, oltre a ciò, è necessario analizzare il mercato al quale ti vuoi rivolgere. Questo ti permette di capire se hai possibilità di riuscita o se devi aggiustare il tiro. Talvolta dovrai trovare un compromesso tra quello che vorresti raggiungere e le necessità del mercato dove intendi operare.

L’analisi del mercato

Pertanto, prima di poter decidere il come aprire la tua palestra, ovvero in che direzione sviluppare la tua attività, è necessario analizzare lo stato attuale delle cose.

Cerca di chiarire i seguenti cinque differenti punti:

  1. 1. In che settore stai operando? Qual è il tuo pubblico di riferimento, il tuo target? Nella migliore delle ipotesi questo è qualcosa che hai già analizzato prima dell’apertura del tuo centro. Tu solo sai, e potrai entrare nei dettagli della tua specifica situazione a seconda della tua nicchia di specializzazione.
  2. 2. In secondo luogo, esamina il tuo portfolio di prodotti. Devi avere una panoramica dei corsi che offri/puoi offrire/intendi offrire. Lo spettro è molto ampio e va dallo Yoga fino a HIIT passando per il personal training. E chi più ne ha più ne metta. Crea una mappa dei tuoi servizi, raggruppandoli per concetti. Puoi usare strumenti gratuiti come Miro o un semplice foglio di carta.
  3. 3. Quale sono i tuoi punti di forza? Quasi ogni aspetto della tua attività può contare come punto di forza. Per esempio la tua conoscenza di Marketing, il tuo modo di trattare con i clienti, o anche una certificazione particolare.
  4. 4. Ti sei già fatto un’idea del settore fitness nella tua zona? A seconda della grandezza del tuo centro puoi offrire diversi corsi ed altre attività per i tuoi clienti, certo. Per esempio affiancare una sauna o altri trattamenti wellness a lezioni di gruppo. Tuttavia, devi avere una visione approssimativa della saturazione del mercato. Ebbene sì, anche in una piccola città è necessario ragionare in questi termini per avere successo. Se intendi aprire una palestra focalizzata sull’allenamento funzionale e, vicino a te, ce ne sono altre sei, devi preparati a combattere. Fai una lista delle attività nelle vicinanze, confrontala con i trend in crescita nel fitness e cerca di capire se c’è una nicchia che non è servita.
  5. 5. Infine, dopo aver fatto tutto questo potrai confrontare il tuo attuale stato con l’immagine dell’attività che ti sei fissato come obiettivo futuro. Questo ti aiuterà a determinare  quanto ancora c’è da fare e se tale obiettivo è realistico.

Per poter creare un’analisi di mercato solida, ci sono diversi modelli da poter utilizzare. Un modello che viene utilizzato di sovente nel management è il modello delle cinque forze di Porter. 

Come suggerisce il nome, ci sono cinque forze che influiscono su ogni impresa, anche la tua. 

  1. 1. La prima forza è rappresentata dal potere di acquisto dei tuoi clienti. Quanto sei dipendente dai tuoi clienti? Quanti sono? Ecco le prime domande fondamentali alle quali rispondere.
  2. 2. Non solo dovrai tener di conto dei tuoi clienti ma dovrai considerare – in modo ancora più dettagliato – la forza di negoziazione dei tuoi fornitori. Nel tuo caso sono da considerarsi fornitori tanto i produttori dei vari macchinari quanto i trainer che hai assunto. 
  3. 3. La minaccia di “prodotti sostitutivi” è il nostro prossimo punto. Devi essere consapevole di ciò che rende speciale la tua offerta per non incorrere che un centro rivale possa accaparrarsi la tua clientela. Magari hai dei format di corso che sono più innovativi della concorrenza, magari i tuoi Trainer sono i migliori. Cosa ti distingue? 
  4. 4. L’ultima forza riguarda il rischio dell’ampliarsi della concorrenza. Cerca di comprendere quali sono le barriere di ingresso della tua nicchia e cosa può rendere un nuovo rivale pericoloso per la tua attività.

I quattro punti appena descritti hanno un impatto diretto sul posizionamento della tua attività nel panorama competitivo. Di conseguenza, solo dopo averli chiariti sarai pronto ad aprire una palestra che è pronta a competere nel mercato.

Nonostante non incluso nel modello, gli sviluppi futuri del settore sono molto importanti da tener a mente. Ci sono trend attuali o scenari futuri che possono ripercuotersi sulla tua nicchia di mercato? Una volta chiarito anche questo punto – anche a grandi linee – avrai una visione di insieme sulle forze esterne. 

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Sintetizza in un modello leggibile

Se sei arrivato a questo punto dell’analisi, è ora di sintetizzare. Questo ti faciliterà nella lettura dell’intera situazione. Nelle due analisi precedenti, hai identificato rispettivamente i punti di forza e le debolezze del tuo centro. D’altro canto, ti sei fatto un’idea delle opportunità i dei rischi derivanti dal panorama competitivo nel quale ti trovi.

Tutte queste nuove informazioni possono essere inserite in un’analisi SWOT. La sigla è un acronimo che si riferisce a quattro termini inglesi: Strenghts (punti di forza), Weaknesses (debolezze), Opportunities (opportunità), Threats (minacce).

Con questo modello potrai avere a colpo d’occhio una visione olistica della tua attività e delle possibili mosse strategiche da farsi in funzione dei tuoi vantaggi e delle opportunità esterne. Di solito questo modello è molto utile agli investitori per la lettura del tuo business plan. Per farti un’idea approfondita sul come impostare un business plan completo consulta questa sezione.

Eccoti come organizzare visualmente una SWOT. In ogni zona dovrai inserire in punti chiave ciò che hai scoperto durante la tua analisi.

Fonte

L’elaborazione della tua strategia 

Se sei giunto a questo punto, tutto è pronto per considerare le migliori strategie per la tua attività. In generale, ci sono quattro aree che puoi pensare di migliorare/dettagliare nella tua strategia.

  1. 1. Aspetto finanziario: sei soddisfatto del tuo fatturato e dei profitti? A questo riguardo puoi agire sulla redditività della tua attività o puntare sul come ottenere finanziamenti. Alternativamente, puoi pensare a un nuovo concetto di abbonamento, magari pensato per le lezioni ibride.
  2. 2. Rapporto con i clienti: Sono i tuoi clienti soddisfatti dei tuoi servizi? Per esempio, puoi decidere di aumentare la qualità nei corsi o del servizio clienti offerto alla reception. 
  3. 3. Processi interni ed esterni: hai individuato delle debolezze in un’area specifica? Mettiamo che hai compreso di essere poco ferrato nell’acquisizione di nuovi clienti. Ecco l’occasione giusta per lavorarci su.
  4. 4. Sfrutta tutto il potenziale: sei certo di sfruttare al meglio il tuo potenziale? Puoi valutare diversi aspetti in questo senso, come lo stato di digitalizzazione del tuo centro. Un programma come Fitogram ti aiuta ad attrarre più clienti, migliorando le possibilità di iscrizione al tuo centro e la gestione degli appuntamenti, aiutandoti, al contempo, a comprendere se il tuo personale è adeguato alle tue necessità.

Basandoti sui risultati del modello delle cinque forze di Porter e sull’analisi situazione attuale della tua attività, ci sono diverse strategie per le quali puoi optare. Per esempio, puoi specializzarti in una disciplina in particolare e offrire qualcosa che ti farà spiccare tra la concorrenza. Altresì, puoi decidere di diventare il centro più esclusivo della zona, con un posizionamento premium. Viceversa, potresti voler essere il centro low cost della tua zona – a patto che non ci siano catene, s’intende.

Dopo tutto questo lavoraccio d’analisi ti dovresti ormai esser fatto un’idea di quelle che sono le aree sulle quali puoi lavorare e delle risorse che sono a tua disposizione/necessarie per il successo. Le strategie che abbiamo accennato fino ad ora non sono, ovviamente, le uniche esistenti. Devono piuttosto servirti come punto di partenza. Come ispirazione. Si tratta quindi esempio per stimolare la tua creatività e non per limitarla.

Alla fine, sei tu la persona che meglio conosce la tua attività: sicuramente troverai la soluzione su misura per te. Che cosa aspetti ancora? Buon divertimento nel trovare la tua personale formula per il successo.

La scelta della strategia per aprire la tua palestra 

Infine, a questo punto avrai avuto almeno due o tre idee sul come procedere. Come scegliere? Puoi utilizzare un metodo quantitativo o qualitativo. 

Un approccio quantitativo implica l’utilizzo di numeri e obiettività. Pertanto, si appoggia a statistiche e calcoli matematici. Magari hai una conoscenza pregressa di questi argomenti ed è giunto il momento di utilizzarla al meglio. 

Se così non fosse… niente panico. Puoi sempre utilizzare un approccio qualitativo, il che significa non tanto basarsi su calcoli ma bensì sulla tua capacità di leggere le persone e di ragionamento. È l’opzione che stai considerando plausibile, coerente con i dati che hai analizzato nella SWOT, realizzabile e sostenibile nel lungo termine?

Qua si tratta davvero di stabilire se la strategia per la quale vuoi optare è 1) frutto di un ragionamento logico basato sulla tua analisi 2) realistica e 3) abbastanza solida da sopportare eventuali cambiamenti che possono scuotere il tuo settore. Se la risposta a questi quesiti è positiva, niente potrà ostacolarti nel raggiungere il tuo obiettivo. Successo garantito! 

Riassunto

Dato che ogni centro ha le sue specificità, ti consigliamo di evitare di copiare alla cieca l’approccio di uno dei tuoi concorrenti. Si parte sempre da un’analisi dello stato attuale dell’attività per poter individuare i punti di forza e le debolezze e poter, successivamente, contrastarle con i rischi e le opportunità che costellano il settore nel quale operi.

Attraverso la comparazione sistematica delle due situazioni (esterna ed interna) ti sarà più semplice comprendere i punti sui quali ancora devi lavorare o di quali risorse hai bisogno per partire in quarta e realizzare tuo progetto. Sulla base questa analisi preliminare devi poi elaborare delle possibili opzioni strategiche. Infine, dovrai scegliere una tra le opzioni che hai elaborato: potrai basare la tua decisione su modelli ed analisi matematiche o sulla tua intuizione e valutazione della logicità di tale opzione. 

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